Anestesia | Durata | Convalescenza | Ritorno al sociale |
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Totale | 1-2 ore | 1 giorno | 1-2 settimane |
L’obiettivo della rinoplastica è quello di migliorare l’aspetto estetico del naso correggendone i difetti e adattandolo ai lineamenti del volto. Il rispetto delle proporzioni consente dei profili armonici ed un aspetto naturale. Nel caso in cui venga corretta la deviazione del setto per difetti della respirazione si parla di rinosettoplastica.
La Rinoplastica è intervento chiave nel ripristino dell’armonia del profilo del volto. La correzione del profilo e dell’immagine anteriore del naso è quella che più è in grado di migliorare l’armonia dell’intero viso. Questo è anche uno degli interventi più delicati dal punto di vista della psicologia del paziente in quanto spesso le sue aspettative coincidono con le possibilità di correzione consentite dalla struttura del naso nel rispetto delle corrette funzioni respiratorie e delle proporzioni generali.
Un intervento di questo tipo riveste una funzione importante a livello psicologico soprattutto perché coinvolge il volto, vale a dire la prima immagine di una persona. Un naso percepito come brutto è inoltre difficile da nascondere e spesso è motivo d’imbarazzo e di insicurezza. La rinoplastica è così in grado di portare un enorme beneficio al paziente che va oltre il miglioramento dei lineamenti, arriva a dare sicurezza tra la gente e aumento dell’autostima. Risulta quindi molto importante discutere a fondo con il paziente sulle finalità e possibilità dell’intervento nel suo specifico caso e la decisione dell’impostazione dell’intervento avviene soltanto dopo lo studio attento delle caratteristiche del viso intero del paziente, ma anche della sua espressività e personalità.
In fase preoperatoria, quando è già stato fissato l’intervento, è possibile discutere e progettare insieme al chirurgo le correzioni da apportare al naso durante la rinoplastica. Questo avviene con l’ausilio di immagini digitali su computer e un programma di fotoritocco.
Sono vari i dettagli del naso possono essere rilevati come un difetto e tra questi ci sono:
Una rinoplastica può essere necessaria anche per insoddisfazione per risultati di precedenti interventi.
L’intervento chirurgico sul naso può essere eseguito solo dopo i16 anni nella donna e i 18 nell’uomo. Secondo il mio parere anche nella donna vale la pena attendere la maggiore età.
L’intervento di rinoplastica può essere eseguito in qualsiasi periodo dell’anno, si preferisce però evitare i mesi centrali dell’estate (luglio e agosto). Il caldo favorisce l’edema e l’ipertrofia dei tessuti cicatriziali. L’esposizione diretta al sole prima del completo riassorbimento dei lividi può provocare pigmentazioni brune stabili per lungo tempo.
La Rinoplastica non lascia cicatrici visibili, perché nella maggior parte dei casi le incisioni vengono effettuate sulle mucose all’interno del naso. In alcuni casi, però, può essere necessaria una piccola incisione nella striscia di pelle, che separa le narici detta columella. La cicatrice risulterà quasi invisibile dopo poco tempo.
Questa tecnica (Open Rhinoplasty) è necessaria solo in casi specifici e ben selezionati nei quali sia necessario esporre ampiamente per rendere ben visibili le cartilagini nasali e posizionare particolari innesti. Questo è il caso di rinoplastiche secondarie ovvero su nasi già trattati chirurgicamente e per i quali l’anatomia d’origine è stravolta oppure in nasi che hanno subito traumi ripetuti o complessi. La tecnica aperta lascia un maggiore gonfiore postoperatorio e ha un maggiore tempo di guarigione.
Le correzioni che si possono apportare al naso sono molteplici e la forma finale non è affatto standardizzata ma si può e si deve adattare alle proporzioni del volto. La presenza dell’inestetica “gobba” (che può essere cartilaginea, o osseo/cartilaginea) è la responsabile del profilo aquilino. Per correggerla si asporta l’eccesso di osso e cartilagine con osteotomi e raspe.
Se la punta del naso è larga o prominente, si asporta o recide una porzione di cartilagine alare. In alcuni casi è necessaria la stabilizzazione delle cartilagini con piccoli punti. Questi metodi sono particolarmente efficaci nel trattamento delle punte larghe e bulbose. In alcuni casi, è possibile intervenire sulla punta, senza modificare il resto del naso. In alcune punte nasali grasse si asporta il tessuto adiposo in eccesso.
In caso di narici larghe il difetto viene corretto asportando un cuneo cartilagineo-cutaneo alla base dell’ala nasale. In questo caso residua una cicatrice esterna anche se ben occultata in una plica. Questa procedura viene eseguita,quindi, solo quando indispensabile.
Talvolta per un corretto modellamento del profilo e della punta nasale è necessario posizionare degli innesti di cartilagine prelevati dallo stesso setto nasale o dal padiglione auricolare.
Se ci sono dei problemi respiratori causati da deviazioni del setto nasale, o aumento delle dimensioni dei turbinati, si procede alla Settoplastica e/o alla Turbinectomia (asportazione o riduzione dei turbinati): la Settoplastica consiste nel riposizionamento del setto cartilagineo ed osseo, e, se necessario, nella parziale escissione delle parti deviate.
Alla fine dell’operazione si posizionano nelle narici due piccoli tamponi che vengono rimossi dopo poche ore o al massimo il giorno dopo quando non vengano trattati il setto ed i turbinati. Nel caso vengano trattati il setto o i turbinati è necessario rimuovere i tamponi dopo 2-3 giorni. Sulla piramide nasale si applica una piccola placchetta metallica o in plastica per mantenere le ossa in buona posizione.
Generalmente non viene riferito dolore se non modesto in fase postoperatoria dopo l’intervento di rinoplastica che viene controllato comunque dai comuni analgesici. Sono presenti ecchimosi (lividi) palpebrali destinate a risolversi mediamente in 8-10 gg ed edema (gonfiore) locale per 3-4 giorni.
Nel caso vengano trattati il setto o i turbinati è necessario rimuovere i tamponi dopo 2-3 giorni. La placchetta sul dorso del naso viene abitualmente rimossa dopo sette-otto giorni.
La ripresa delle normali attività potrà avvenire dopo circa 1 settimana. Il paziente dovrà evitare di esporsi al sole per almeno i 3 mesi successivi. Dopo 2 settimane potranno essere riprese le attività sportive (jogging, danza, joga) mentre quelle più intense dopo 4 settimane. Per circa un mese si sconsiglia di portare gli occhiali, per evitare la compressione sul naso.
Il risultato della rinoplastica è permanente e le cicatrici sono praticamente inesistenti. L’aspetto definitivo del naso si potrà vedere dopo due settimane circa dall’intervento, anche se può dirsi completo dopo almeno 1 anno. Questo è dovuto al fatto che la pelle non viene modellata, ma deve adattarsi da sola alla nuova struttura osteo-catrilaginea.
I tessuti cicatriziali che si formano possono arrivare a dare piccole irregolarità della forma del naso oltre a comportare un maggiore spessore cutaneo più evidente a livello della punta nasale.
Oltre alle complicanze generiche comuni ad ogni intervento chirurgico (rischio anestesiologico, infezione, sanguinamento), la rinoplastica presenta il rischio di complicanze specifiche.
Al termine della rinoplastica vengono posizionati dei tamponi nasali all’ interno delle narici, il cui scopo è ridurre il sanguinamento e limitare il rischio di ematoma. Nonostante i tamponi, è normale che il naso sanguini per le prime ore dopo l’intervento. I tamponi nasali vengono rimossi il giorno dopo la rinoplastica, nella maggior parte dei casi, e subito dopo la loro rimozione può verificarsi un breve sanguinamento. Nei giorni immediatamente successivi alla rinoplastica è bene evitare tutti i movimenti che comportino un aumento della pressione sanguigna, poiché questi potrebbero causare una epistassi (sanguinamento dal naso).
La rinoplastica estetica non prevede modifiche alla parte funzionale del vostro naso ma potrebbe tuttavia creare un peggioramento temporaneo della vostra respirazione, principalmente dovuto all’edema della mucosa nasale. Raramente le cicatrici all’ interno delle narici possono formare delle adesioni (sinechie) in grado di ostacolare il flusso d’ aria.
Non si tratta di una complicanza vera e propria, ma a volte il gonfiore o i lividi possono restare visibili più a lungo del normale, e questo va preso in considerazione se si programma la rinoplastica in prossimità di eventi particolarmente importanti (matrimoni, colloqui di lavoro, ecc.). La formazione di lividi al di sotto degli occhi può determinare, in soggetti di pelle particolarmente chiara, la formazione di occhiaie scure dovute al pigmento ematico che possono persistere per diversi mesi e richiedere l’ applicazione di makeup correttivo.
Una reazione cicatriziale esuberante può determinare modeste deviazioni e deformazioni transitorie del naso e più frequentemente un ispessimento sottocutaneo che impedisce temporaneamente alla punta nasale di retrarsi.
Asimmetrie e irregolarità non sono complicanze vere e proprie, almeno nella maggior parte dei casi. Il nostro viso non è mai perfettamente simmetrico e modeste deviazioni del naso sono assolutamente normali sia prima che dopo una rinoplastica. Un chirurgo esperto punterà la vostra attenzione sulle asimmetrie e sulle piccole irregolarità già presenti durante la visita preoperatoria, ben sapendo che la maggior parte dei pazienti nota queste piccole differenze solo ad intervento eseguito. Se le asimmetrie dopo una rinoplastica eccedono quello che può essere considerato il range della normalità, si può rendere necessaria la loro correzione chirurgica.
Per conoscere i costi dell’intervento di rinoplastica e rinosettoplastica consulta il documento “Il costo della bellezza“.
Normalmente il ricovero è di 24 ore e comprende una notte di degenza.
L’intervento di rinosettoplastica viene eseguito in anestesia generale oppure in anestesia locale con sedazione. E’ possibile la dimissione in giornata nel caso dell’anestesia locale con sedazione.
Come preparazione all’intervento sono necessari un esame clinico, alcuni esami di laboratorio ed un elettrocardiogramma.
Alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali si consiglia di interrompere l’assunzione di tali farmaci un mese prima dell’intervento.
Generalmente non viene riferito dolore se non modesto in fase postoperatoria che viene controllato comunque dai comuni analgesici. Sono presenti ecchimosi (lividi) palpebrali destinate a risolversi mediamente in 8-10 gg ed edema (gonfiore) locale per 3-4 giorni.
Nel caso vengano trattati il setto o i turbinati è necessario rimuovere i tamponi dopo 2-3 giorni. La placchetta sul dorso del naso viene abitualmente rimossa dopo sette-otto giorni.
La ripresa delle normali attività potrà avvenire dopo circa 1 settimana. Il paziente dovrà evitare di esporsi al sole per almeno i 3 mesi successivi. Dopo 2 settimane potranno essere riprese le attività sportive (jogging, danza, joga) mentre quelle più intense dopo 4 settimane.
Per circa un mese si sconsiglia di portare gli occhiali, per evitare la compressione sul naso.
L’aspetto definitivo del naso si potrà vedere dopo due settimane circa dall’intervento, anche se può dirsi completo dopo almeno 1 anno.